Progetto Biopass

Progetto Biopass

Negli ultimi anni abbiamo riservato, insieme al gruppo Agronomi SATA grande attenzione e sforzi allo sviluppo di concetti legati al rispetto e incremento della biodiversità a livello aziendale, attraverso il progetto BIOPASS, con particolare riferimento al rispetto del suolo come fulcro del sistema produttivo e alla impostazione di azioni di monitoraggio della qualità fisica e della fertilità biologica dei terreni.
In collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (DiSAA) dell’Università di Milano (gruppo del prof. Leonardo Valenti) e con la Fondazione Edmund Mach di S. Michele a/Adige (gruppo del dott. E. Mescalchin), viene quantificata, seguendo dei protocolli internazionali, la presenza degli organismi più sensibili ad un ambiente disturbato. A seconda dei singoli microorganismi che si trovano viene attribuito un punteggio.

Il risultato che ne deriva fornisce il cosiddetto QBS-ar (qualità biologica del suolo attraverso microartropodi)
Valori dell’indice QBS-ar superiori a 150 si trovano solamente in ambienti indisturbati come le foreste. Valori al di sotto di 50 indicano situazioni di qualità scadente. Un QBS con valori compresi fra 100 e 150 è indice di  una buona qualità biologica media del suolo. I vigneti Santus hanno valori di QBS fra 107 e 121
Vari studi hanno messo in evidenza che un alto valore di QBS è strettamente legato alla qualità del vino, i vigneti storicamente utilizzati per la produzione dei migliori vini aziendali, hanno sempre alti livelli di QBS.